Se, apparentemente a ciel sereno, si è investiti da un’ondata di ansia violenta che ha come esito sintomi fisici quali iperventilazione, accelerazione del battito cardiaco, nausea, sensazione di soffocamento – l’ultima molto prolungata – è probabile che si stia sperimentando un attacco di panico. Se si hanno attacchi di panico ricorrenti senza alcuna causa evidente e si trascorre una considerevole quantità di tempo a preoccuparsi, o a pensare, agli attacchi di panico, si potrebbe trattare di un disturbo da attacchi di panico. Una frequente risposta a un insieme persistente di episodi di attacchi di panico è l’agorafobia: è così frequente che, di fatto, le due problematiche sono esaminate insieme. Qualche volta, il panico viene differenziato da altre forme d’ansia grazie alla natura misteriosa di ciò che lo scatena. L’incidenza del Disturbo di Panico nella popolazione si colloca tra 1.5% e 3.5%; a seconda delle statistiche di riferimento, ed è ripartita tra 1.6% e 2.9% per quanto riguarda le donne e tra 0.4% e 1.7% per gli uomini. È ragionevole pensare che il numero di persone che esperisce attacchi di panico isolati o meno frequenti sia però molto maggiore.