Il disturbo d’ansia sociale o fobia sociale si caratterizza come un’intensa paura di imbarazzarsi o di sentirsi umiliati di fronte agli altri. Questa condizione è molto comune: la fobia sociale colpisce circa il 9% delle donne e il 7% degli uomini in un periodo di 12 mesi, ma la prevalenza nel corso di tutta la vita può arrivare almeno al 13%. Queste statistiche oltre agli innumerevoli individui che normalmente si sentono timidi, a disagio e facilmente turbati in situazioni sociali senza raggiungere tutti gli specifici criteri per una diagnosi clinica di fobia sociale, rendono questo tipo di problema davvero molto comune. Per coloro a cui è stato fatta una diagnosi di fobia sociale, feste, ritrovi, riunioni, e responsabilità che prevedono comunicazioni in pubblico possono rappresentare una fonte di notevole ansia. Spesso, queste persone rispondono a questa ansia facendo di tutto per evitare le situazioni (o il rischio delle situazioni) che la scatenano. Considerato che siamo creature sociali per natura e che il contatto sociale è più o meno onnipresente nella nostra vita quotidiana, questo problema, a differenza della fobia specifica, non può presentarsi nella vita di una persona senza vere conseguenze significative.